Menu Chiudi

La Superstrada Pedemontana Veneta

La superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta è un’arteria che, al suo completamento, collegherà Montecchio Maggiore (Vi) a Spresiano (Tv) passando per il distretto industriale di Thiene-Schio, per Bassano del Grappa e a nord di Treviso, interconnettendosi a tre autostrade (da ovest: l’A4, l’A31 e l’A27).

La Superstrada Pedemontana Veneta è una infrastruttura viaria che attraversa la Regione nel territorio vicentino e trevigiano e si sviluppa nel contesto del Corridoio Europeo Mediterraneo (ex Corridoio n. 5). L’asse stradale si sviluppa per complessivi 162 km di cui, 94 di viabilità principale e 68 di viabilità secondaria ed interessa un ampio bacino territoriale di 114 Comuni, 37 dei quali sono direttamente interessati dal tracciato, 22 nella Provincia di Vicenza e 14 nella Provincia di Treviso.

Consentendo la chiusura di un ideale anello che racchiude l’intera area centrale veneta, congiunge l’area vicentina a quella trevigiana, interessando in particolare l’ambito territoriale della valle dell’Agno, tra Montecchio Maggiore e Castelgomberto, e della zona pedemontana veneta, tra Malo e Bassano del Grappa in provincia di Vicenza e tra S. Zenone degli Ezzelini, Montebelluna e Spresiano in provincia di Treviso.

L’opera permette il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Garantire un’adeguata risposta alla domanda di mobilità generata dal territorio pedemontano, che risulta essere il più urbanizzato e industrializzato del Veneto;
  • Completare la rete viaria di primo livello del Veneto, mettendo a sistema le grandi infrastrutture autostradali e sostenendo lo sviluppo policentrico veneto tramite riordino della maglia infrastrutturale esistente;
  • Integrare la rete della grande viabilità nei corridoi europei.

La necessità di realizzare un asse che congiungesse le città sorte ai piedi delle Prealpi venete è sorta fin dagli anni settanta. Poi, negli anni novanta la situazione è diventata critica a causa della progressiva urbanizzazione della campagna veneta e dell’aumento del traffico sull’autostrada A4 Serenissima. Con l’allargamento dell’Unione Europea e l’apertura delle frontiere ad est a metà degli anni 2000 la situazione è ulteriormente peggiorata.

L’ Iter in breve

Il potenziamento dell’itinerario pedemontano Montebello – Valico di Priabona – Malo – Thiene – Bassano – Montebelluna – Ponte della Priula è inserito nel Piano Regionale dei Trasporti della Regione Veneto, approvato dal Consiglio Regionale in data 23 febbraio 1990 con provvedimento n. 1047, sotto la voce “itinerario pedemontano veneto”;

Nell’agosto 1997 è stato firmato un accordo-quadro tra la Regione e il Governo. Nella Finanziaria 1999 lo Stato ha stanziato 40 miliardi di lire per 15 anni.

Nella finanziaria 2001 è stata prevista la possibilità di realizzare la Pedemontana non come autostrada ma come superstrada.

Nel 2002 la società Pedemontana Veneta Spa presenta un progetto (che, diversamente da quello in costruzione, non comprende la tratta ovest tra l’A4 e l’A31) che nel dicembre 2002 viene messo a gara dalla Regione.

Il 24 ottobre 2003 viene firmata un’intesa tra il Governo e la Regione e la Pedemontana viene inserita tra le infrastrutture di preminente interesse nazionale per le quali concorre l’interesse regionale.

Nel marzo 2006 il Cipe chiede alla Regione di affidare l’opera in concessione tramite gara che verrà poi pubblicata sulla GU dell’Unione europea nel 2006.

A seguito di questa procedura la realizzazione della superstrada è stata affidata all’Ati composta dal consorzio stabile SIS S.c.p.A. (consorzio tra il gruppo FININC S.p.A. e la società spagnola Sacyr Vallehermoso (49%)) e da Itinere Infraestructuras SA.

Il 15 agosto 2009 l’ing. Silvano Vernizzi, amministratore delegato di Veneto Strade e già commissario delegato per l’emergenza socio economico ambientale della viabilità di Mestre è stato nominato Commissario straordinario per lo stato di emergenza socioeconomico-ambientale nei territori delle province di Treviso e Vicenza.

La posa della prima pietra è avvenuta a novembre 2011 a Romano d’Ezzelino; nel 2012 sono iniziati i lavori al principio della nuova strada mentre nel bassanese i cantieri sono stati aperti a febbraio 2013.

A causa di alcune varianti sostanziali al progetto definitivo, alcuni tratti (3f e 2b) nel 2011, vengono sottoposti nuovamente a Valutazione di Impatto Ambientale, e approvati con decreto nº 2260 della Giunta Regionale del Veneto il 10 dicembre 2013. L’ultimo tratto in variante (3c), è stato approvato nel febbraio 2015.

Sempre nel 2015 vi è stata la rimodulazione del Piano Economico Finanziario sulla base delle indicazione fornite da Cassa Depositi e Prestiti e BEI (Banca Europea degli Investimenti);

Nel 2016 cessa la gestione emergenziale. Tutte le competenze inerenti la realizzazione dell’intervento rientrano nella gestione ordinaria della Regione del Veneto;

Nel 2017 La Regione del Veneto acquisisce il PEF rimodulato. Rimane invariato il costo totale dell’opera e la durata della Concessione.  A seguito delle opportune verifiche sulla base delle indicazioni di Corte dei Conti ed ANAC il Piano Economico Finanziario (PEF) è adottato. Tra le parti è sottoscritto il Terzo Atto Convenzionale   (TAC).

LA REALIZZAZIONE DELLA SUPERSTRADA

La procedura di aggiudicazione / tecnica di finanziamento utilizzata per l’individuazione del soggetto incaricato alla progettazione, esecuzione e gestione dell’opera è la finanza di progetto.
A seguito di tale procedura tra la Regione del Veneto e la SPV S.p.A. è stato sottoscritto un “contratto di concessione” regolato dal Terzo Atto Convenzionale ( TAC ).
Il contratto di concessione poggia sul principio fondamentale – evidenziato sia nelle fonti normative europee, sia nelle fonti normative nazionali – per il quale “l’aggiudicazione di una concessione di lavori o servizi, comporta il trasferimento al concessionario di un rischio operativo legato alla gestione dei lavori o dei servizi, o entrambe”

Questo principio ruota attorno al concetto di “rischio operativo” che può essere declinato in   due fattispecie principali:

  • Rischio della domanda: nel caso in cui le entrate sono generate dal pagamento degli utenti per il servizio reso (tariffa);
  • Rischio dell’offerta: nel caso in cui le entrate dell’affidatario derivano dalla Pubblica Amministrazione (canone); tale rischio dipende dalla capacità, da parte del concessionario, di erogare il servizio previsto secondo le clausole contrattuali e gli standard pattuiti. Coincide pertanto con il cosiddetto rischio di disponibilità;

Quando la tecnica di finanziamento impiegata sia la finanza di progetto, la normativa in materia richiede che siano allocati in capo al concessionario almeno due dei tre rischi principali, ovvero: rischio di costruzione, rischio di disponibilità, rischio di domanda;

Nel caso della Superstrada Pedemontana Veneta, sono trasferiti al concessionario SPV S.p.A. il rischio di costruzione ed il rischio di disponibilità.

Soggetti Coinvolti
Altri Soggetti Interessati
MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti);MATTM (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare);

MiBAC (Ministero per i beni e le attività culturali);

MEF (Ministero dell’economia e delle finanze);

Prefetture di Vicenza e Treviso Ufficio Territoriale del Governo;

Province, Comuni territorialmente interessati dal tracciato.

La realizzazione di una infrastruttura strategica come la Pedemontana Veneta, ancor più qualora sia contraddistinta da forme contrattuali quali la concessione e/o il partenariato pubblico privato, rappresenta un processo complesso nell’ambito del quale al settore pubblico spetta il ruolo di garante dell’interesse pubblico.

Questa forma di garanzia è assicurata, dall’azione di regia e coordinamento svolta dalla Pubblica Amministrazione concedente.

La Pubblica Amministrazione agisce pertanto nell’intero ciclo di vita dell’opera, governando i vari processi e perciò programma e promuove le attività di controllo delle componenti qualità, tempo, costo e realizzazione.

Per tali motivi, successivamente al passaggio dalla gestione commissariale (2009/2016) alla gestione ordinaria (dal 2017), nel dicembre del 2016, la Giunta Regionale ha provveduto ad istituire, con DGR 2027/2016, la Struttura di Progetto “Superstrada Pedemontana Veneta” e a nominare il “Commissario Autorità Vigilante SPV”. (DPGR 6/2017)

La Struttura di Progetto svolge pertanto:

  • le attività correnti di tipo amministrativo;
  • le attività di alta sorveglianza;
  • le attività di governance.

Con il DDR 9/2017 è stato approvato il “Programma di monitoraggio e controllo sulla Concessione Superstrada Pedemontana Veneta” il quale trova applicazione con l’attivazione di singoli protocolli operativi suddivisi in ambiti di carattere amministrativo e tecnico.
I principali protocolli attivati riguardano: espropri, monitoraggio finanziario, contratti di affidamento ,subappalto e assimilati, tempi e costi dei lavori, ambiente.

CARATTERISTICHE DELL’INFRASTRUTTURA

Nel quadro sinottico si può osservare come i 95 km del tracciato principale colleghino strategicamente 3 viabilità autostradali, A4 – A31 – A27.
Questo permette all’utenza spostamenti verso tutte le destinazioni traducendosi in una netta diminuzione dei costi per il traffico merci nonché una migliore qualità della vita dei lavoratori pendolari e una drastica riduzione dei tempi di trasferimento casa/lavoro, giovando anche all’ambiente per la riduzione dell’emissione di CO2, infine i comuni situati in prossimità all’opera miglioreranno di molto il proprio bacino di utenza, attirando investimenti che prima potevano non risultare interessanti per le difficoltà di collegamento. Il bacino di utenza alimentato anche da un incremento del turismo, invogliato dai minori tempi di percorrenza e maggiore facilità di attraversamento dell’area Pedemontana.

La Superstrada Pedemontana Veneta è un asse stradale costituito da un insieme di opere realizzate con l’obiettivo di permettere lo spostamento delle persone e delle merci su ambito stradale, nel territorio pedemontano della Regione del Veneto. La piattaforma stradale di base è costituita da due corsie per senso di marcia (larghezza minima m. 3,75 cadauna) e banchina esterna in entrambe le direzioni di marcia di larghezza minima di m 3,00. Uno spartitraffico centrale di 3 metri suddivide i due sensi di marcia.

Per le sue caratteristiche tecniche può essere classificata come una strada di grande comunicazione che si interconnette con il sistema autostradale del Veneto, permettendo a sua volta l’interconnessione delle principali autostrade del Nord – Est italiano.

L’asse stradale si sviluppa per complessivi 163 km di cui, 95 di viabilità principale e 68 di viabilità secondaria ed interessa un ampio bacino territoriale di 114 Comuni, 37 dei quali sono direttamente interessati dal tracciato, 22 nella Provincia di Vicenza e 15 nella Provincia di Treviso.

A tutela paesaggistica Il tracciato è costruito parte in rilevato per il 35% e parte in trincea per il 65%.

Lungo il suo percorso la Pedemontana intercetta numerosi corsi d’acqua naturali ed artificiali. Tra i corsi d’acqua principali (torrenti e fiumi) intercettati troviamo: il Poscola, l’Astico, il Laverda, il Brenta, il Muson. Per l’attraversamento dei torrenti e dei fiumi, è prevista la realizzazione di ponti o sottopassi da galleria.

Il ponte sul fiume Brenta con i suoi 430 metri è il più lungo di tutta Pedemontana ed è costituito da 7 campate, realizzato in acciaio corten (acciaio dall’aspetto caratteristico color ruggine in grado di resistere ad avverse condizioni atmosferiche).

Tra le numerose opere d’arte che caratterizzano l’opera vi sono 33 gallerie artificiali e 2 gallerie naturali: 6 sono le gallerie che superano la lunghezza di 500 metri (D.Lgs. 264/06), In ordine di progressiva da Vicenza:

  • Sant’Urbano al Km 9+000
  • Malo al Km 15+200
  • Ca’ Fusa al Km 31+400
  • Marostica Ovest al Km 42+500
  • Cassola al Km 53+100
  • Trevignano al Km 76+000

 

Tutte le gallerie sono dotate di un circuito di Illuminazione permanente a tecnologia LED disposta in ambedue le corsie con armature in corpo di alluminio estruso, suddivise in due circuiti alternati e alimentati da sezione normale e di emergenza.

Il LED (Light Emitting Diode) rappresenta evoluzione e rivoluzione nel campo dell’illuminazione. La luce viene generata mediante semiconduttori, archiviando definitivamente il filamento o il gas.

Partendo dai ben noti vantaggi energetico e di durata di funzionamento, caratteristica specifica nell’applicazione del LED nell’illuminazione stradale è la precisione di indirizzo del fascio luminoso, quindi la possibilità di definire nel dettaglio le aree da illuminare disperdendo una quantità minima di luce nelle zone adiacenti.

La luce bianca del sistema a LED permette inoltre di individuare con maggior definizione sagome ed ostacoli lungo il percorso.

L’opera è stata progettata prevedendo l’installazione di più moderni sistemi di sorveglianza e controllo ed è coperta per il 70 per cento da sistema TVCC di ultima generazione dotato di oltre 523 telecamere di cui:

  • N° 100 TCF Fisse
  • N° 139 TCB Brandeggiabili
  • N° 284 TCI Incident Detection con funzionalità di :
    • n° 159 Galleria Malo
    • n° 47 Galleria Sant’Urbano
  • Le telecamere TCI detestino sono elemento strutturale del sistema A.I.D. (Automatic Incident Detection) con funzionalità di:

    • Veicolo contromano
    • Veicolo fermo
    • Rilevamento di fumo in galleria
    • Volume di traffico e velocità di scorrimento
    • Caduta di velocità e rallentamenti
    • Pedoni e carico disperso
    • N 110 Brandeggiabili lungo l’asse verticale e orizzontale

    Sono di completamento al Sistema di sorveglianza video:

    • N° 30 (15 per carreggiata) Sensori Rilevatori Di Traffico
    • N° 14 Impianti Radio
    • N° 12 Stazioni Meteorologiche

AREE DI SERVIZIO DI ALTIVOLE

Gentili Viaggiatori,

Siamo lieti di informare che le aree di servizio di Altivole in entrambe le direzioni, site al Km 60+500 della Superstrada Pedemontana Veneta, sono pienamente operative.

Sono a disposizione dell’Utenza sia i servizi di ristoro curati dalla società Autogrill sia l’erogazione dei carburanti benzina e diesel.

AugurandoVi buon viaggio ringraziamo per aver utilizzato i nostri servizi.

Cordialmente

Superstrada Pedemontana Veneta

Istituzione temporanea del limite di velocità massima consentita di 90 km/h

Gentili Viaggiatori,

Informiamo che nel tratto di strada compreso tra le stazioni di Montecchio Maggiore Nord e Valle Agno dal km 8+000 al km
8+500 direzione Treviso
, fino al 31/03/2024 il limite di velocità massima consentita è ridotto a 90 km/h.

AugurandoVi buon viaggio ringraziamo per aver utilizzato i nostri servizi.

Cordialmente

Superstrada Pedemontana Veneta